Camera di Commercio della Romagna – sede di Rimini 03/10/2019
Il vigente Codice Doganale dell’Unione (CDU) detta la normativa in materia di origine dei prodotti, sia nell’ambito dell’origine non preferenziale (“made in”) sia nell’ambito dell’origine preferenziale.
Negli ultimi anni sono intervenute importanti innovazioni in tema di origine a seguito degli accordi di commercio preferenziale conclusi dall’Unione Europea con vari Paesi terzi.
L’origine delle merci svolge un ruolo di cruciale importanza negli scambi internazionali: la sua esatta identificazione comporta vantaggi competitivi per il venditore nonché vantaggi economici e riduzione di costi per l’acquirente; come l’inesatta e/o erronea identificazione comporta, invece, conseguenze sanzionatorie elevate anche di natura penale.
Il modulo formativo intende delineare il quadro aggiornato della normativa di riferimento in materia di origine preferenziale e non preferenziale delle merci e illustrare le connesse implicazioni operative per le imprese.
PROGRAMMA
1 GLI ELEMENTI DELLA DICHIARAZIONE DOGANALE: L’ORIGINE DELLE MERCI
1.1. Finalità
1.2. Fonti normative
2 L’ORIGINE NON PREFERENZIALE DELLE MERCI (“MADE IN”)
2.1. Il concetto di origine non preferenziale delle merci
2.2. L’individuazione delle regole di origine non preferenziale: l’allegato 22-01, pareri del WTO
2.3. I certificati di origine non preferenziale
2.4. Il corretto uso del “made in”: le false e fallaci indicazioni di origine
3 L’ORIGINE PREFERENZIALE DEI PRODOTTI
3.1. Il concetto di origine preferenziale delle merci e le correlate riduzioni/esenzioni daziarie
3.2. L’individuazione delle regole per l’acquisizione dell’origine preferenziale: accordi preferenziali, SPG
3.3. Le prove per l’attestazione dell’origine preferenziale delle merci: certificato EUR1/EURMED, dichiarazioni di origine preferenziale in fattura, FORM A, etc.
3.4. Lo status di esportatore autorizzato
3.5. Le dichiarazioni di origine del fornitore
4 LE NOVITA’ IN MATERIA DI ORIGINE DELLE MERCI
4.1. Le peculiarità dell’accordo con la Corea del Sud, Canada e Giappone
4.2. Il sistema REX e l’esportatore registrato
4.3. L’informazione vincolante in materia di origine (IVO)
4.4. Le linee guida dell’Agenzia delle Dogane
RELATORI
- Avv. Tommaso Fonti, LL.M., partner dello Studio Legale Bacciardi and Partners, specializzato in IVA internazionale, fiscalità internazionale, transfer pricing e diritto applicabile all’assegnazione di lavoratori all’estero;
- Dott.ssa Cristina Piangatello, collaboratrice dello Studio Legale Bacciardi and Partners, specializzata in diritto doganale, trasporti e spedizioni internazionali, import / export compliance.
Scarica la locandina in formato .pdf.