A cura di Tommaso Fonti, LL.M. e Cristina Piangatello – Dipartimento Doganale e dei Trasporti Internazionali.
- L’ACCORDO si inserisce nell’ambito della collaborazione bilaterale Italia-Cina già da tempo avviata sul piano economico, commerciale e culturale, anche a seguito della sottoscrizione del Memorandum d’intesa Italia-Cina sul progetto infrastrutturale Belt and Road Initiative (BRI).
- A seguito dell’ACCORDO sono stati adottati protocolli di collaborazione tra gli uffici doganali di Venezia, Trieste e Ravenna e il distretto doganale di Shanghai, primo distretto doganale cinese per volume di operazioni doganali e primo porto al mondo per volume di traffico containerizzato.
- L’ACCORDO prevede una diretta cooperazione tra i rispettivi uffici doganali e meno burocrazia per agevolare le attività commerciali delle imprese dei due Paesi, con particolari facilitazioni agli operatori economici autorizzati (AEO – Authorized Economic Operators).
- Il nuovo ACCORDO prevede un contatto diretto tra i rispettivi uffici operativi, ai fini dello scambio di esperienze professionali finalizzato a rendere più efficace il contrasto alle frodi e alle violazioni di carattere doganale, che in passato hanno assunto particolare rilevanza sia per aspetti tributari che extra-tributari quali: la sottofatturazione, le violazioni dei diritti di proprietà intellettuale, il traffico illecito di rifiuti.
- Nell’ambito delle facilitazioni a favore degli operatori economici autorizzati (AEO) l’ACCORDO, oltre a programmare una riduzione della burocrazia, prevede un’intensificazione della collaborazione per attuare misure in linea con quanto indicato negli accordi per il mutuo riconoscimento dei rispettivi programmi di facilitazione di UE e Cina, che comprendono fra l’altro:
- minori controlli (lo status del partecipante al programma di partenariato commerciale è riconosciuto da entrambi i programmi ed è utilizzato come fattore di valutazione del rischio nei sistemi di individuazione automatica);
- gestione del rischio (l’amministrazione doganale può identificare gli operatori affidabili e concentrare i propri controlli sulle spedizioni di operatori commerciali sconosciuti/inaffidabili);
- la possibilità di scambiare informazioni su problematiche doganali riscontrate da operatori economici nazionali nel paese di destinazione della merce.