A cura di Michele Sacchi – of counsel Area Diritto del Lavoro
Scarica l’articolo in formato .pdf stampabile
Il recente “Decreto Lavoro 2023” n. 48/2023 ha integrato la regolamentazione dei contratti a tempo determinato.
Per i rapporti di durata fino a 12 mesi è stata ribadita la possibilità di stipulare contratti senza una causa specifica. Per i contratti con termine compreso tra i 12 e i 24 mesi il Governo ha sostanzialmente istituzionalizzato il rinvio alle norme eventualmente previste dai contratti collettivi nazionali, territoriali o aziendali.
Per tali contratti:
- da una parte, resta ferma la legittimità dei contratti di durata superiore ai 12 mesi qualora siano finalizzati alla sostituzione di un lavoratore che abbia diritto alla conservazione del posto di lavoro;
- dall’altra, non potranno essere più invocate le esigenze “temporanee e oggettive estranee all’ordinaria attività e le esigenze connesse a incrementi temporanei, significativi e non programmabili, dell’attività ordinaria” precedentemente previste.
È comunque stabilita una disciplina transitoria: fino al 30 aprile 2024 potranno essere invocate determinate “esigenze di natura tecnica, organizzativa o produttiva”, qualora siano identificate dalle parti.
Il problema è che a tutt’oggi sono ancora molto pochi i CCNL che regolamentano la materia dei contratti a tempo determinato: l’auspicio è quindi quello di un impegno delle parti sociali affinchè si attivino entro la scadenza del 30 aprile 2024 per colmare gli eventuali vuoti regolamentari.
In sostanza si tratta quindi di una riforma ben poco coraggiosa che, in attesa degli opportuni accordi integrativi dei CCNL, non cambierà di molto l’attuale panorama dei contratti a tempo determinato: i datori di lavoro continueranno a preferire i contratti di durata inferiore ai 12 mesi – per i quali non è necessaria l’apposizione di alcuna causale – al fine di evitare il rischio di un contenzioso che, dati gli orientamenti giurisprudenziali non del tutto univoci, avrebbe un esito incerto.
Il nostro dipartimento Diritto del Lavoro potrà fornirvi esaustiva consulenza sulla delicata materia dei contratti a tempo determinato e sulle ulteriori novità contenute nel “Decreto Lavoro 2023”.